23 gennaio 2021

Piante consacrate al sole: la MIRRA.

piante consacrate al sole: oro, incenso, mirra


Nel Vangelo si evidenzia che a Gesù furono offerti dei doni: 

            ORO, INCENSO, MIRRA

I Re Magi conoscevano il significato delle tre offerte. 

Simbolicamente rappresentano: 

l'oro la carità,  l’incenso la preghiera, la mirra la penitenza.



L’albero da cui si ricava la mirra appartiene al genere Commiphora mirrha.  
Il nome deriva dalla parola "murr" che in arabo significa "amaro".

Dalla gemmoresina, che si estrae dal tronco e dai rami, si distinguono due varietà: la mirra in lacrime, in grani tondeggianti e la mirra formata da masse di colore bruno.

La mirra che cola spontaneamente dagli alberi, goccia a goccia, è la preferita. La migliore specie selvatica è quella dell’estate.


Nell’antichità la si usava per la guarigione delle ferite e delle piaghe.





Come l’incenso, la MIRRA è una PIANTA SOLARE. 

Questo legame con il sole è testimoniato da un’usanza: “Tutta la raccolta di Incenso e Mirra viene accumulata nel tempio del Sole che è il sito più sacro del paese di Saba”. Gli aromi naturali appartenevano alla potenza del Fuoco.


Mentre l'incenso dona stabilità emotiva e collega Terra e Cielo, in AROMATERAPIA, la fragranza  dell’olio essenziale della MIRRA si utilizza quando c'è un blocco nel proprio cammino e non si sa quale strada prendere. Ci connette al riequilibro dei centri energetici del  corpo ed è indicato durante le pratiche di meditazione e yoga.


In relazione ai CHAKRA: cicatrizza le ferite; dopo la guarigione lascia andare il dolore e la sofferenza; conduce al crocevia e all’ascolto più intimo con la voce interiore; è un ponte tra il piano fisico e quello mentale e viceversa. 



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