6 febbraio 2021

ORGANI E SAPORI

DI CHE SAPORE SEI?


Generalmente un sapore sostiene il suo organo corrispondente, tuttavia, il troppo ha un effetto opposto e tende ad indebolire lo stesso organo.


Il Fegato predilige il sapore acido.

Il Cuore predilige l'amaro.

Il Pancreas predilige il dolce.

Il Polmone predilige il piccante.

Il Rene predilige il salato.



I sapori non solo creano equilibrio, il loro compito è di aiutare  la persona a sentirsi in armonia con le influenze climatiche.

Come bilanciare i sapori attinenti ad una stagione, ma in contraddizione con i bisogni individuali della persona?

Per prima cosa favorire l'armonia individuale del soggetto, poi occuparsi dell'aspetto stagionale tenendo di conto delle caratteristiche individuali.

Per esempio, una persona che tende ad accumulare liquidi (edema) non dovrebbe indulgere con il salato anche se questo sapore è associato all' inverno. Queste persone dovrebbero favorire l'amaro, che ha un effetto essiccante ed aiuta a sostenere il freddo.


Anche la quantità gioca un ruolo importante.

L'effetto di indebolimento lo si riscontra  molto bene con l'eccesso del sapore dolce, con il risultato  di indebolire la funzione digestiva responsabile dell'assorbimento, di accumulare muco, con conseguenti alterazioni del metabolismo glucidico (degli zuccheri) e diabete.

Il corpo manda dei segnali di sovraccarico: inappetenza, gonfiore addominale, talvolta alterazioni dell'alvo.

Se un soggetto con tendenza alla collera diventa più paziente e meno arrabbiato, migliorerà la vista, si rafforzeranno i tendini e i legamenti diventeranno più forti e flessibili, anche la cistifellea ne avrà beneficio. 

Funziona anche sviluppando la virtù della tolleranza, l'organo  avrà giovamento.

Se migliora il funzionamento del Fegato, migliorano tutte quelle aree che sottendono al suo servizio.








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