Leggo tanti suggerimenti a proposito di depurazione, di purificazione, di alimentazione e mi piace assai ascoltare i consigli di colleghi esperti. Apprezzo la saggezza veicolata attraverso l'esperienza pratica, tramandata da cuore a cuore. Eppure quando mi siedo a scrivere percepisco una voce che mette in movimento, come un motore, che un organo non è. La ghiandola che scrive ha un'azione secretiva e produce, si esprime in numerose funzioni in un continuo processo di elaborazione ed assimilazione.
Quale LUOGO andrebbe ad abitare il tuo fegato?
una stanza arieggiata, con una finestra
"per respirare e sognare?"
un balcone al quale affacciarsi e cantare
"per dare voce al tuo sentire?"
uno terrazzo o un giardino
"per rinascere e rifiorire?"
un workshop un laboratorio domestico
"dove scrivere, dipingere, realizzare opere, fare arte?"
un camper, una casa con le ruote
"per un percorso itinerante in Natura?"
una tenda, una cuccia o un nido
"per il piacere di stare in intimità con il tuo cuore?"
un angolo studio
"per chattare, per fare smart-working?"
un tappetino come quello di Aladino
"per fare movimento senza lasciare tracce?"
un tetto su cui sostare
"come un'antenna che si appresta a ricevere e a donare in risonanza?"
un chiostro "per meditare?"
una soffitta
"per rovistare tra scatoloni e ricordi ammucchiati? "
una cantina
"per conservare provviste in attesa di tempi migliori?"
un ripostiglio "per nascondere ciò che vuoi tenere segreto?"