Ti hanno mai raccontato la favola che i bambini nascevano sotto i cavoli?
.. ma che cavolo sono le crucifere?
Per associazione l’aspetto tondeggiante del ‘cavolo madre’ può ispirare l’immagine di un utero vegetale.
In antiche leggende si narrava che vi fossero alberi i quali producevano uomini e donne, piuttosto che frutti (!)
Da dove ha origine l’espressione “non vale un cavolo”, “non ti do un cavolo”?
Il suo fusto o stelo simboleggia la semplicità, come fosse una cosa priva di valore e di sapore poco gradevole.
Un odore sgradevole è detta “una cosa che sa di cavolo”.
Il cavolo è un ortaggio invernale e nella stagione fredda i bruchi trovano riparo tra le sue foglie. Conosci il detto “sano come un cavolo sotto la brina”?
Il cavolo è un alimento ricco di sostanze benefiche, dalla digestione laboriosa, ed è consigliato mangiarlo caldo (non riscaldato). Un proverbio popolare recita così “Cavolo riscaldato, frate sfratato …non fu mai buono” .
La famiglia dei cavoli (Crucifere) si divide in numerose sottospecie: per colore, forma e sapore.
Cavolo cappuccio
Cavolo di Bruxelles
Cavolo rapa
Cavolo riccio
Cavolo nero
Cavolo navone
Cavolo verza
Cime di rapa
DICONO DI LORO
Sono famosi per essere ricchi di minerali essenziali (ferro, potassio, calcio, magnesio), vitamine e antiossidanti.
Virtù terapeutiche :
Il cavolo cappuccio è utile per le vie respiratorie, per il tubo digerente, per gli stati ulcerosi, tonico del sistema cardiocircolatorio e nervoso.
La verza è ottima anche come uso esterno in caso di reumatismi, sciatalgie, contusioni, eczema.
Nelle condizioni di raffreddamento, quando c’è la febbre, bere centrifugati liquidi di cavolo o verza, purifica il calore, seda la tosse.
Il cavolfiore e i broccoli evocano la forma dei bronchi e fanno bene ai Polmoni.
Abito di donna con foglie di cavolo: