17 marzo 2023

PIANTE M A R Z I A L I

Perché le api preferiscono i fiori del tarassaco?

Nel suo nome è rivelato il potere del suo impiego, che significa "sanare", "guarire".

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Le piante marziali mi fanno pensare all’aspetto di alcuni alberi e fiori che invitano all’azione. 

A volte un fiore assume l’aspetto di un elmetto, oppure indossa dei peli uncinati come per aggrapparsi o si protegge con le spine per sostenersi.

Le loro caratteristiche rivelano comportamenti che si rispecchiano in quelli umani.


Nell’aspetto marziale di una pianta penso alla sua capacità di usare la forza come un’arte per acquisire confidenza, sicurezza, consapevolezza.

Vicino a questa immagine che si riflette nel mio mondo interiore, in realtà per  piante marziali nel gergo più comune, si intendono gli alberi da frutto che fioriscono a marzo, incominciando  dai ciliegi, i peschi, i susini, i peri e gli albicocchi, i meli e i cotogni.

In pieno campo si seminano le fave, i piselli, i ravanelli, gli spinaci.

Nelle serre al caldo, si coltivano le lattughe.


Ritornando nel mio immaginario, tra i fiori prediligo osservare il colore, il numero dei petali, la forma, il profumo, le foglie, i gambi, il tronco, le radici e nell’ascoltare le esperienze di chi soffre di allergie non è da trascurare il tempo dell’impollinazione.


Il colore giallo è quello più acceso che riempie i prati di sfumature dorate.

Tra i fiori di Bach ce ne sono alcuni di colore giallo dorato, che si dedicano allo spirito, per illuminare i momenti di oscurità, per portare armonia e speranza, con una sfumatura di coraggio, come per esempio: Agrimony, Gorse, Musturd, Rock Rose.


Tra i frutti il simbolo più solare è quello del Limone!

In aromaterapia, il limone esercita effetti positivi sulla psiche e l’umore. Il suo potere di attivazione risveglia le energie. Simboleggia la serenità del vivere e l’interesse per la vita. Insegna che la gioia è parte del flusso dell’abbondanza. Stimola la concentrazione, rende attivi e allontana la stanchezza. È molto valido nei casi di esaurimento fisico. Qualche goccia in un diffusore, in una stanza o in una sala di conferenze,  facilita l’attenzione, il pensiero logico e razionale.


In floriterapia, il Citrus limonum, è il rimedio consigliato a chi è in ansia per il futuro ed è disturbato dagli eventi del passato. 

Ti aiuta a cogliere il presente. Tra i disagi si denotano: assenza e distrazione. Tra i benefici porta: presenza, attenzione, concentrazione, interesse. 



Tra le PIANTE DEPURATIVE apprezzo molto la Piantaggine, l’Equiseto, il Tarassaco.


Pantofola di Aladino
La sua forma è simile alla pianta del piede, per questo prende il nome di  PLANTAGO.

Il suo habitat è vario, si adatta a  tutti i climi e terreni incolti, prati, pascoli, orti. 

Questa erba cresce ovunque sui bordi delle strade e tollera di essere calpestata, tuttavia, si rialza sempre. Ci insegna che quando ci sentiamo oppressi e schiacciati, possiamo rimetterci in piedi.


E' un simbolo del periodo della Quaresima e della Passione.


La lezione da apprendere: "La forza guaritrice è più forte di ciò che ci piega".

Strofinando le foglie schiacciate sulle punture di insetti, dona sollievo al prurito e al gonfiore. I cataplasmi con foglie fresche favoriscono la cicatrizzazione delle ferite. In cucina sono altresì usate per la preparazione di insalate e zuppe primaverili. Le foglie essiccate della pianta sono disponibili in taglio tisana per la preparazione di infusi.

Nella medicina popolare è utilizzata contro la tosse, il catarro, le infiammazioni della gola e della faringe. E' ricca di aucubina, che esercita un'azione antinfiammatoria delle vie respiratorie, con note antisettiche e antiallergiche.


Questi disturbi sono frequenti nell'infanzia. I bambini soffrono spesso di irritazioni delle vie aeree. I rimedi naturali sono indicati per lenire i disagi dovuti agli stati infiammatori e la piantaggine è efficace.

I preparati balsamici in forma di pomata si possono spalmare con un dolce massaggio sul petto e sulla gola, in caso di tosse e raffreddore, per aiutare a respirare meglio, soprattutto la notte.



RACHIDE VERDE
L'EQUISETO è una pianta officinale perenne (alta dai 20-30 cm) prende il nome dall'unione delle parole latine, equi setum, (cavallo e setola).

Le sue  foglie assomigliano a degli aghi che si diramano in senso orizzontale e sono simili ai crini della coda del cavallo, per questo è conosciuta anche come 'coda cavallina'. Cresce bene in colonie e alla luce, pur amando i luoghi umidi e ombrosi.



Parola chiave:  OSSA. Il primo richiamo è l'apparato locomotore.


La sua forma rimanda all'immagine dello scheletro umano, in particolare alla colonna vertebrale. L'Equiseto è un simbolo di buona articolazione, struttura, chiarezza, ordine, tono, saldezza e durezza.

Grazie alla ricchezza di acido silicico, l'equiseto è un ottimo rimineralizzante. 

La piante possono venire in aiuto a chi soffre di disturbi di questo tipo, soprattutto in fase preventiva. Promuove il recupero osseo, del connettivo, dei tendini. 

In caso di osteoporosi: una rarefazione del tessuto osseo causata da una perdita di sali minerali (anche durante il periodo del climaterio).

Nel corpo umano si trovano grandi quantità di silicio nella pelle, nelle unghie e nei capelli, strutture che compiono una funzione di difesa.

Essendo un' erba purificatrice, agisce come cicatrizzante per curare piaghe e ulcere.


Questa pianta sostiene senza rigidità e dona scioltezza, infatti nella tradizione erboristica l' equiseto è consigliato come: diuretico per il benessere della Vescica e dei Reni. Questa funzione rimanda alla fluidità. Secondo l'abate Kneipp, il succo è un ottimo antiemorragico.


Curarsi con il cibosilicio e calcio sono dei veri integratori alimentari che possono essere introdotti con la dieta. Il miglio è ricco di acido silicico. Le cime tenere dell'ortica sono ricche di silicio e di calcio.

TARAXACUM  officinale è un erba amara, che è tra le prime a fiorire in primavera. Appartiene alla famiglia delle Asteraceae.

Le foglie fresche di questa pianta sono conosciute anche come  Dente di Leone - Soffione - Dandelion

Sono foglie commestibili, ma si trovano solo in questa stagione per poche settimane. L'impiego delle foglie in insalata fornisce già un buon trattamento depurativo, con azione diuretica. Per addolcire il sapore amaro si possono aggiungere il soncino e la rucola, con dadini di pane abbrustolito.

La radice, che si usa in forma essiccata è reperibile tutto l'anno.

Le sue proprietà svolgono un'azione detossicante per tutto l'organismo in senso generale. Stimolano le funzioni del fegato e dell'intestino.

Il sapore amaro e il colore giallo dei petali forniscono informazioni, che orientano verso il riequilibrio della funzione epatica.

Un'altra indicazione che rafforza la precedente è la relazione tra occhi-fegato, un'associazione realizzata sia nella Medicina Ayurvedica, sia nella Medicina Tradizionale Cinese.

Si dice che il lattice biancastro del tarassaco "rende limpidi gli occhi e ne elimina le macchie", purifica lo sguardo e lo libera dalle visioni distorte per poter contemplare il mondo!

Il dandelion, con la sua peluria è indice di sensibilità.


p.s.

IL FIORE DEL TARASSACO RAPPRESENTA IL PRIMO ALIMENTO DI SOSTEGNO PER LE API DOPO LA STAGIONE INVERNALE.


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