BOSWELLIA, L' ALBERO DELL' I N C E N S O

In riferimento ai doni portati dai Magi a Gesù, è stato scritto: 

“Offrono l'incenso a Dio, la mirra all'uomo e l'oro al re, venerando l'unione della natura divina e dell'umana”.

L'Incenso è un albero sacro, consacrato al sole, considerato il simbolo della preghiera. 

Il Re Davide degli ebrei recitava: “Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani levate come sacrificio della sera”.

Secondo Charles-Auguste Auber, l'incensiere indirizzava in cielo i profumi più puri della terra, destinati a rappresentare le preghiere dei santi. L'incensiere rappresentava l'anima, mentre l'incenso che ne usciva  le sue preghiere.

Durante una funzione religiosa, il turibolo è il vaso dove viene bruciato l'incenso in grani. Il fuoco che brucia rappresenta la carità e l'incenso la preghiera.

Il modo di dire popolare “incensare qualcuno” si riallaccia a questa funzione simbolica, in riferimento al comportamento di chi adula per avere dei favori.

Incensum è una parola che sostituisce il latino classico tus, turis (o thus) che deriva dal greco thùon: fiammeggiare, bruciare, risplendere.

È una gemmoresina. Dalla corteccia della pianta sgorga un lattice, che è un grande guaritore. La sua essenza è energia solare.

In aromaterapia, le preziose lacrime di incenso donano la capacità di vivere nel regno dello spirito, restando collegati alla terra. L'incenso insegna ad onorare l'ombra così come onoriamo la luce.

L'offerta di erbe aromatiche, bruciate nei rituali riemerge in molte tradizioni. Fra gli Indios dei Sioux-Lakota, si praticava il rito Hanblecheyapy, per accedere ad una visione superiore. 

Tip of the Week:

La Boswellia è una pianta che produce un tipo di resina chiamata incenso. Ha proprietà anti-infiammatorie ed è un analgesico naturale utile per alleviare dolori muscolari e articolari.

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