Un celebre quadro si trova alla Galleria Colonna a Roma, Il mangiafagioli, dell'artista Annibale Carracci, dove sul tavolo si riconosce un piatto di fagioli con l'occhio.
La Fagiolaja, Una raccolta di versi intitolati a cura di Giovanni Battista Fagiuoli: Tutti i legumi abbassino la testa, dando al Fagiolo il posto più eminente, che sublime fra loro alza la cresta.
Come tutti i legumi, anche il fagiolo è associato al ciclo perenne della natura, al succedersi di vita e di morte. Nella Roma antica era considerato un cibo impuro e si estraeva un fagiolo per designare il re che avrebbe regnato in un periodo di caos, di rovesciamento di ruoli, di con-fusione, tra la fine del vecchio anno e il nuovo.
Oggi i fagioli sono legumi molto apprezzati per sostituire le proteine animali e si accompagnano bene ai cereali.
Contengono il 22,3% di proteine, un'altissima percentuale di carboidrati, le vitamine A, C, B oltre ad una serie di sali minerali. Hanno la proprietà di tenere basso il livello dello zucchero e del colesterolo nel sangue.
Per favorire la digestione, per cucinarli o condirli è suggerito l'uso di erbe aromatiche come il finocchietto, il rosmarino o il prezzemolo crudo.
Interessante è la loro forma che richiama quella dei Reni. Secondo la dottrina delle Segnature, questa similitudine suggerisce che ogni simbolo porta con sé il significato che lo rappresenta. I fagioli neri sono utilizzati con successo per risolvere i problemi renali. Con riferimento alla Medicina Cinese, il nero è il colore dell'elemento acqua che regola il Meridiano del Rene (KI).
Il trionfo del fagiolo è associato alla scoperta dell'America quando giunsero nuove specie carnose e vellutate. Tra le varietà più amate, i cannellini, lessati a lungo e conditi con sale, spezie e olio.Quand'ero bambina i fagioli venivano usati come segnalatori nel gioco della tombola. Ancora oggi questo gioco tradizionale è rimasto un rito di condivisione per il passaggio di Capodanno.