20 gennaio 2024

L' ABETE, Abies pectinata

Come distinguere un PINO da un ABETE?


Come distinguere un Pino da un Abete?

Passeggiando ho raccolto una riflessione su una parola, che abita i miei pensieri e mi accompagna nella vita quotidiana, da tempo: diabete. Ho osservato che le stesse lettere possono dare significati diversi: di abete, abbate o abate.


Mi sono soffermata sulla sua accezione più verde: ABETE,  Abies pectinata, “l’albero che va dal basso in alto”. 

Una pianta delicata, con le foglie simili ai denti di un pettine.

I rami si rivolgono verso terra, come se fossero piegati da un peso.


Il Pino rivolge i suoi rami verso l’alto, offrendo un’immagine di leggerezza.


Mi colpisce il legame fra piante e persone e come, per alcune tradizioni, l’antenato mitico sia un albero (albero genealogico, la nascita è collegata ad “ceppo familiare” o stirpe). 

Mio nonno materno si chiamava Abati di cognome.


Al primo colpo non cade l’albero” si dice così di una persona forte, capace di resistere.


Quali sono le proprietà nutritive dell’ABETE?


Come antisettico, aiuta a risolvere i problemi respiratori, calma la tosse e i raffreddori.

Come tonico e stimolante, aiuta a lenire i dolori artrosici e a dare vigore in caso di astenie.

L’Abete era sacro ad Artemidie, protettrice delle nascite ed è considerato l’albero della fertilità, della nascita, della vita, il ritorno della luce.


La Natura trae dalle piante la sua medicina.


Secondo la Gemmoterapia, l’Abete MG è da favorire per i bambini in riferimento all’acquisizione della posizione eretta, per la costruzione dello scheletro e la formazione della colonna vertebrale; è anche un rimedio adatto alla dentizione. Il collegamento con la luce è un rimando all’importanza della vitamina D e al metabolismo delle ossa.


Da un punto di vista costituzionale, è indicato per un soggetto che fa fatica a dare consistenza alla propria struttura scheletrica, tendenzialmente sensibile al freddo, all’umidità e al cambio di stagione (quando si riduce la luce).


Per i bambini, i primi momenti di passaggio rivelano  delle date di crisi:


  • l’anno zero con la nascita, il primo impatto con il mondo
  • il raggiungimento della stazione eretta intorno ai 2 anni, la propria individualità e fiducia nel mondo buono intorno ai 3 anni, posso dire anche ‘NO’ 
  •  poi la prima perdita, quella dei denti a 7 anni.


L’ABETE aiuta a favorisce la crescita nei bambini ipostenici e sostiene l’adulto che soffre di osteoporosi, problemi articolari e vascolari. 


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