L'abc della parola e il suo uso.
Con questa premessa partecipo ad un webinar serale a cura di Marco Ferrini e ricevo le risposte alla domanda che mi sono fatta:
“Come riorientare un percorso al quale tutti possono essere chiamati, per scegliere da che parte stare, nella cultura o nell'usura?”
I mie appunti sono veloci, abbozzati. La notte li ha elaborati e questa mattina emergono dipingendo il mio umore di verde, la tonalità che muove alla speranza. Recitano così:
"Il tono della voce, le espressioni dolci o aspre comunicano ancora prima del linguaggio verbale. Tutte le cellule del corpo rispondono.
Coltivare buone relazioni, condurre una vita piacevole, appagante, può essere l'esito della scelta di parole incoraggianti che corrispondono a quello che si ha nel cuore, un luogo che necessita per prima cosa di essere purificato.”
Un invito ad essere determinati nell'usare parole che corrispondono ai nostri sentimenti.
Una determinazione supportata dalla flessibilità, secondo tempo, luogo e circostanza, tuttavia, inflessibile nella sua pratica costante.
Mi ha colpito la frase: “I condizionamenti sono come i debiti”.
Si evince da ciò: “cessare di fare debiti per non avere ansietà”.
“Allontanare parole che confondono, che falsificano.”
Il futuro si può modellare se ci prendiamo cura degli effetti che il passato ha sul presente. Con questo sentire “anche l'accoglienza di una disgrazia può trasformarsi in una grazia.”
Le regole d'oro per imparare l'arte di parlare con il cuore.