"Che tu sia lodato, Dio dell'universo, che dai il pane, perché i tuoi figli d'Anand Nagar ti amano e credono in te" ...
"E rallegrati con loro di questo giorno di luce nella tristezza della loro vita"...
La vigilia della festa ogni uomo risciò procedeva a una pulizia meticolosa del suo carretto.
"Non c'è niente di più bello che celebrare una festa con tutta la famiglia. E' come se il dio diventasse tuo zio o tuo cugino."
Quanta energia! Quanta vitalità! Quanto ardore nel vivere!
La VITA a lettere maiuscole La vita che palpita, turbina, rabbrividisce, freme, la vita che vibra come vibrava da ogni altra parte in quella città benedetta di Calcutta.
In inverno si ripeteva ogni sera lo stesso fenomeno.... il disco fiammeggiante del sole scompariva dietro uno schermo grigiastro.
La gente tossiva, sputava, soffocava. Occhi, narici, gola, polmoni ti bruciavano tremendamente.
Era un vero supplizio. Ciononostante, nella Città della gioia nessuno avrebbe osato maledire l'inverno.
Quell'anno l'estate arrivò in un lampo. In pochi minuti fu notte in pieno giorno.
… una muraglia di milioni di particelle in sospensione avanzava ad una velocità vertiginosa.
L'uragano era già arrivato devastando ogni cosa lungo il suo passaggio.
Quando smise la pioggia e fu tornato il sole, si abbatté sulla bidonville una nuvola di vapore ardente.
L'inferno ritornava. Era estate.
“La cosa più penosa era essere sempre immesi nel sudore”.
Una notte d'aprile, Paul Lambert sentì sotto le ascelle e sul ventre i primi segni di un prurito che in poche ore si sarebbe esteso a tutte le parti del corpo.....
In pochi miuti tutto il quartiere seppe che il Grande Fratello Paul era malato.
Solo un luogo dove gli uomini vivono a contatto della morte può offrire tanti esempi d'amore e di solidarietà, pensò il sacerdote vedendo il vecchio Surya che entrava ne suo tugurio con un bricco di tè al latte e un piatto di biscotti.
Eppure, nel più profondo dell'orrore avveniva sempre un miracolo … quella domenica di Pentecoste, “aveva il volto di una bambina vestita di bianco, con un fiore rosso tra i capelli, che camminava come una regina in mezzo a tutta quella merda”.
