CONSAPEVOLEZZA e MALATTIA

Che cos'è la malattia in Naturopatia? 

Un messaggio che ci dà il corpo quando c'è qualcosa che non va; ci segnala lo squilibrio su cui dobbiamo lavorare; rispecchia un programma biologico già inserito nel sistema e la malattia serve per salvarti la vita ... ci riporta ad un concetto di responsabilità, di libertà di scelta, di comprensione.

Questa mattina mentre cammino porto attenzione sull'importanza di percorrere la strada con consapevolezza, soffermandomi su ciò che accade, con l'intenzione di ascoltare quell'istinto che mi invita ad osservare gli eventi che avvengono attorno a me. 

Percepisco un senso di gratitudine per il dono della libertà di scegliere e di decidere che cosa fare. In questa condizione agiata, in salute, sopraggiunge una sorpresa, qualcosa di inaspettato che mi fa riflettere e mi invita a fare un bilancio in relazione alla vita, con riferimento alle cose che la condizionano: la casa, il lavoro, il corpo e i suoi segnali.

Un brutto sogno mi sveglia ad una nuova realtà e si presenta alla porta sottoforma di una minaccia verbale, per dirmi che le cose non saranno più come prima, in casa, a scuola, sul lavoro, nello sport.

Le priorità cambieranno.

In questa condizione cerco una centratura con il corpo e con la mente, ho bisogno di stare bene, di essere in equilibrio con me stessa e con il mondo fuori.

Cerco sostegno nella mia energia vitale e di perseguire con responsabilità e fiducia la strada che ho deciso di percorrere.

Sarà più importante il fare, l'avere, piuttosto che l'essere? 

Gli eventi cambiano e si trasformono in un continuo movimento, tracciando così impronte indelebili nella nostra storia.

Le persone come le cose arrivano per stare con noi in un tempo determinato, variabile, transitorio. Sul nostro corpo lasciano delle tracce, mandano dei segnali, tuttavia, è bene sapere che nel portare attenzione con l'ascolto e l'osservazione, posso prevenire e prendirmi cura della mia vita, prima di dovermi poi curare.

 “Nascere quaggiù in un corpo mortale equivale ad essere malato... perché l'unica sanità sta nell'essere immortale, mentre quella di quaggiù (cioè la vita) non è che una lunga malattia”

(Sant'Agostino)