Il mio nome latino: ACER CAMPESTRE
La chioma: ho una capigliatura fitta e tondeggiante che in autunno si tinge di giallo-dorato.
I colori: da giovane la mia corteccia è di colore giallastro, ma con il passare degli anni diventa grigia, con sfumature rossastre ... nella specie giapponese sono in prevalenza rosso.
I miei frutti hanno le ali: li puoi tostare e usare come miscela per sostituire il caffè.
Le radici: vengono consigliate per calmare il mal di denti.
Le gemme: come fitocomplemento MG sono un rimedio attivo a livello di fegato, vescica biliare e pancreas. Il rimedio migliora l'attività epatica ed evita che l'infiammazione a carico della vescica biliare o cistifellea, si estenda. Migliora le funzioni del pancreas (testa e coda).
p.s. foto recuperate da internet
Curiosità
Cresce in tutta l’Italia e il legno è adatto per la fabbricazione degli strumenti musicali e altri piccoli utensili.
Antonio Stradivari lo utilizzò per la prima volta nel XVII secolo, per sostenere le corde del suo violino con un ponte d’acero.
Lo sciroppo d’acero, dal punto di vista nutrizionale è un buon dolcificante. In un cucchiaino puoi trovare piccole quantità di potassio, calcio, ferro, zinco e manganese. La linfa dell’acero varia da un colore chiaro (con un gusto delicato), fino a un colore scuro (con un gusto più deciso).
Lo sciroppo d’acero viene estratto dall’ Acer saccharinum (zuccherino) e dall’ Acer rubrum (rosso). La linfa si concentra con la bollitura e diventa uno sciroppo. Questa sostanza zuccherina viene a volte confusa con il succo d’agave.
Fu al mare che da bambina vidi per la prima volta una pianta di agave, in Liguria. Mi colpì la sua imponenza con le foglie lunghe e carnose.
Mi colpisce di lei, che fiorisce quando raggiunge la maturità, una sola volta, quando è ormai il momento di andarsene: ‘la pianta che muore fiorendo’.
p.p.s. E tu, di che C O C C O L A sei?